Attività sportiva: i benefici sono anche per il cervello
Le capacità cognitive aumentano con l’allenamento fisico, a qualunque età, e soprattutto tra i gli uomini
06/05/2020
È ben risaputo che una moderata attività sportiva aiuta a mantenere in forma il fisico. Meno noto è invece il fatto che può mantenere in forma anche la mente, migliorando capacità come la memoria, l’attenzione e la concentrazione. E questo si verifica a lungo termine e a tutte le età, anche se con effetti diversi tra uomini e donne. A dimostrarlo è un approfondito studio condotto da un gruppo congiunto di ricercatori dell’Università di Basilea, in Svizzera, e di Tsukuba in Giappone, pubblicato su un’importante rivista del gruppo “Nature”.
Come spesso si fa nella scienza per capire la reale entità di un fenomeno che è stato affrontato in passato da diverse ricerche e con differenti approcci, i ricercatori svizzeri e giapponesi hanno condotto una metanalisi, hanno cioè raccolto tutti gli studi disponibili sull’argomento e hanno analizzato, con opportuni strumenti statistici, tutti i dati che contengono complessivamente. L’obiettivo era di capire, tra la miriade di tipologie di esercizi e di relative intensità, quali potessero essere i migliori per mantenere il cervello in forma.
Forza o resistenza?
Dall’analisi di 80 diverse ricerche è emerso che sia gli esercizi di resistenza sia quelli di forza sia infine un mix delle due tipologie sembrano migliorare le prestazioni cognitive. I risultati più evidenti si ottengono tuttavia con gli sport che richiedono complessi schemi di movimento e di interazione con le altre persone.
Un ulteriore risultato dello studio è che l’effetto non dipende necessariamente dalla quantità di esercizio praticato: in altre parole, sottoporsi a sessioni di allenamento più lunghe determina sì un più elevato livello di fitness mentale, ma solo sul lungo periodo.
Esercizi a tutte le età
Un dato estremamente incoraggiante emerso dallo studio è che non è mai troppo tardi per iniziare l’attività fisica e ottenerne dei benefici. Le prestazioni cognitive, proprio come quelle fisiche, cambiano continuamente nel tempo: va da sé che i miglioramenti sono molto evidenti durante l’infanzia, una fase in cui lo sviluppo cognitivo è molto rapido, mentre lo sono decisamente meno nell’età adulta e nella terza età. Ma dall’analisi è emerso che una stessa attività sportiva può essere di beneficio nei bambini in età scolare così come nei giovani e negli adulti. Come a dire che i bambini e i loro nonni potrebbero essere coinvolti insieme in un’attività sportiva di gruppo utile per la salute cognitiva di entrambi.
Uomini e donne
Il cervello degli uomini reagisce all’esercizio fisico in modo diverso rispetto a quello delle donne: anche questa è un’indicazione emersa dallo studio. Le differenze sono particolarmente evidenti in risposta a diverse intensità di movimento ma non per il tipo di sport praticato. In pratica, sembra che un allenamento intenso sia particolarmente utile al cervello di ragazzi e uomini adulti, e aumentando gradualmente l’intensità si ottiene un corrispondente miglioramento, almeno su un lungo periodo di tempo. Nel caso del sesso femminile, invece, i benefici tendono a scemare se l’intensità dell’esercizio viene aumentata troppo rapidamente.
https://www.nature.com/articles/s41562-020-0851-8