03/03/2022

Stile di vita

3 minuti

Mens sana in corpore sano

«Bisogna chiedere agli dèi che la mente sia sana nel corpo sano».

Questa sarebbe la massima latina, tratta dalle Satire di Giovenale, spesso citata nella sua forma sintetica “mens sana in corpore sano”, che oggi si presta a una duplice chiave di lettura. Da un lato, infatti, la mente, intesa nella sua più vasta concezione, per il suo equilibrio, presuppone la salute del corpo, che a sua volta scaturisce dall’attività motoria: se, infatti, il pensiero o, come preferiscono dire gli psichiatri, l’ideazione è astratta, impalpabile e quasi assimilabile a una dimensione statica, il corpo è materia e dinamismo. Dall’altro lato vale anche il corollario per cui il benessere dell’individuo non può che essere frutto di un equilibrio tra la mente e il corpo, e dunque di una corretta “gestione” che ciascun individuo può e anzi deve fare delle proprie risorse.

Al di là di queste riflessioni tra medicina e filosofia, va comunque ricordato che oggi uno dei principali nemici dell’uomo, soprattutto nei paesi occidentali, è la sedentarietà, per cui l’interpretazione migliore della frase si potrebbe formulare con questa affermazione, che è al tempo stesso un monito valido per tutte le età: per stare bene con sé stessi (e prevenire numerose malattie cronico-degenerative, dette altrimenti “non trasmissibili”) bisogna praticare uno stile di vita attivo. Lo sport può essere un buon compromesso tra esercizio fisico e piacere nel dedicarsi a pratiche gradite e coinvolgenti, ma non è necessariamente la soluzione per tutti. È sufficiente, infatti, dedicare ogni giorno del tempo allo svolgimento di attività che comportino un dispendio energetico. Se, per esempio, dormire “costa” meno di 1 caloria al minuto, il consumo è di 5 calorie al minuto per rifare un letto, di 2,5-3,5 per una camminata lenta, di 11 per una pedalata e 15 per la corsa. In questo modo si può anche stabilire “cosa fare” per smaltire un pasto o uno snack: per esempio per consumare 250 calorie, contenute in un panino con prosciutto cotto e formaggio, bisogna camminare a passo lento per 83 minuti o pedalare per 23.

L’attività motoria deve far parte dello stile di vita di ciascuno sulla base di livelli raccomandati per fascia d’età (5-17 anni, 18-64 anni e  ultra64enni), che si possono trovare nel documento riportato nella bibliografia. L’attività motoria va dunque personalizzata e può essere facilmente organizzata da ciascuno: i diecimila passi al giorno consigliati a tutti gli adulti, per esempio, possono essere frazionati, come pure è sconsigliato, quando non controproducente, concentrare le attività nel fine settimana. Il presupposto fondamentale è praticare il movimento in relazione alla propria disponibilità e capacità, evitando che si trasformi paradossalmente in un’imposizione, un sacrificio o una causa di stress. I vantaggi del movimento sono numerosi: dalla riduzione della mortalità per malattie cardiovascolari alla prevenzione del diabete, dell’osteoporosi e di numerosi tumori, senza contare i risvolti positivi sulla massa e sulla forza muscolare e  il miglioramento dell’autostima, delle relazioni sociali e dell’immagine di sé. Chiunque, insomma, è nella condizione di poter fare molto per mantenere il proprio stato di salute, partendo da semplici buoni propositi, da mettere in pratica con gradualità e al tempo stesso con determinazione e coerenza.

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