L’arte-terapia
Com’è insito nella sua stessa denominazione, l’arte-terapia (o art therapy) è una forma di psicoterapia
Com’è insito nella sua stessa denominazione, l’arte-terapia (o art therapy) è una forma di psicoterapia basata sulla produzione artistica e mirata a promuovere benessere grazie al processo creativo e al particolare rapporto che si instaura tra il paziente e il terapeuta, mediato dalla produzione artistica (che – è bene precisarlo – non si traduce necessariamente nella realizzazione di immagini, ma in alcuni casi può spingersi anche verso altre forme espressive, come per esempio la danza o la produzione di musica, o integrare tecniche differenti). Le sue radici storiche, in Gran Bretagna e in America, risalgono alla cura della tubercolosi, delle esperienze traumatiche nei reduci di guerra, dei disturbi neuropsichiatrici, dall’autismo alla demenza. Perfino in epoche ancora precedenti, come per esempio nelle antiche civiltà egizia e greca, era stata intuita la potenzialità terapeutica dell’arte, per esempio per sfruttare l’impatto catartico (cioè liberatorio) del teatro. Nel corso del tempo i suoi campi applicativi si sono ampliati, estendendosi in senso preventivo e riabilitativo a vari disturbi psicologici, comportamentali e sociali.
La figura centrale dell’arte terapista
Inizialmente l’arte terapia era gestita da artisti “veri”, con particolare vocazione a prendersi cura delle problematiche altrui, mentre in seguito ha acquisito i connotati di disciplina autonoma. Il suo fulcro è rappresentato dall’arte terapista, a cui spetta il compito di fare leva sulle potenzialità di ogni individuo per far elaborare in maniera creativa – facendole così emergere – le sensazioni che diversamente resterebbero sommerse e sottaciute. L’arte, infatti, permette a ciascuno di esprimersi in maniera immediata, spontanea e istintiva, e in tal senso acquista una valenza liberatoria. Spetta dunque all’arte terapista, con il quale il paziente compie un percorso, saper cogliere e dare voce a stati d’animo, messaggi e sfumature di ogni genere per aiutare il proprio interlocutore a prendere consapevolezza della problematica e a individuare una strategia per superarla. Ovviamente l’interpretazione delle creazioni artistiche non avviene sulla base di canoni estetici, in quanto l’obiettivo è di favorire la massima spontaneità e fare in modo che ognuno, con gli strumenti a disposizione, “si racconti”.
Attuazione e ambiti applicativi
L’arte-terapia si può svolgere in vari spazi o contesti, da laboratori dedicati a reparti ospedalieri, in sessioni singole o di gruppo. L’importante, ovviamente, è che ci sia il coordinamento da parte del terapista. Le finalità possono essere diverse: riabilitativa, per esempio in casi di disturbi psichiatrici (schizofrenia, autismo), preventiva, educativa e di sostegno psicologico, per esempio nell’affrontare una malattia. Le tecniche, come già accennato, possono essere molteplici e personalizzate, come pure le tipologie e la durata di percorso. È quindi importante sapere che l’arte, in tutte le sue molteplici forme, non è soltanto un’opportunità di arricchimento per la mente, ma può anche diventare una modalità alla portata di tutti per dare voce alle proprie emozioni, nella più completa libertà e senza alcun timore di giudizio.
Bibliografia
- http://www.benessere.com/psicologia/arg00/arteterapia.htm
- Case C, Dalley T. The handbook of Art Therapy. Third Ed. 2014. Routledge, NY