Disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati

Il disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati con rilevanti sintomi somatici costituiscono una nuova categoria nosologica inserita nella versione aggiornata del Manuale diagnostico statistico delle malattie psichiatriche

Il disturbo da sintomi somatici e disturbi correlati con rilevanti sintomi somatici costituiscono una nuova categoria nosologica (ossia un insieme di patologie con caratteristiche simili) inserita nella versione aggiornata del Manuale diagnostico statistico delle malattie psichiatriche - DSM V, che sostituisce quella precedentemente nota come "disturbo somatoforme" (definizione non più in uso) e che comprende anche il disturbo da ansia di malattia (già noto come "ipocondria"), il disturbo da conversione (caratterizzato dalla presenza di sintomi neurologici funzionali privi di una spiegazione medica, come per esempio, paralisi di una parte del corpo, parestesie, tremori ecc.) e tutta l'ampia gamma dei disturbi correlati con sintomi somatici con o senza altra specificazione, abbastanza complessi da diagnosticare e ancor più da gestire.

La nuova classificazione è stata pensata per facilitare l'inquadramento e l'interpretazione dei disturbi da sintomi somatici e disturbi correlati da parte dei medici di Medicina generale e degli specialisti non psichiatri, dal momento che le persone interessate da questo tipo di disturbi, di norma, sono assolutamente convinte della natura organica dei propri malesseri e, anziché rivolgersi a psicologi/psichiatri o a servizi di salute mentale per cercare di risolverli, tendono a sottoporsi a continue visite mediche e indagini di laboratorio e strumentali, in totale buona fede, ma con scarsi risultati. Il fenomeno è molto più diffuso di quanto si potrebbe pensare: alcuni studi hanno stimato che circa il 30% della spesa sanitaria per visite ed esami è legata a disturbi da sintomi somatici e disturbi correlati e potrebbe essere in gran parte evitata attraverso una più attenta valutazione psicologica dei pazienti e interventi indirizzati a risolvere il vero disturbo presente.

Tutti i disturbi da sintomi somatici e disturbi correlati condividono il fatto di essere tendenzialmente cronici e caratterizzati dalla presenza di uno o più fastidi fisici ricorrenti (dolore osteomuscolare, disturbi gastroenterici, mal di testa, nevralgie, vertigini, formicolii ecc.) del tutto sovrapponibili per tipologia e intensità ai sintomi determinati da condizioni mediche specifiche, ma che non possono essere spiegati pienamente dalla presenza di una reale disfunzione o malattia fisica. Benché privi di causa organica evidenziabile con le comuni indagini cliniche e strumentali, i disturbi da sintomi somatici e disturbi correlati creano un disagio significativo a chi ne soffre, sia sul piano fisico sia su quello psicologico, poiché il fatto di non individuare una ragione alla base del proprio malessere genera stress e ansia, cui si somma la sensazione di non essere valutati e curati in modo ottimale. Se non gestita e compensata, con il tempo, la preoccupazione per la propria salute può diventare un pensiero persistente, creando notevole sofferenza psicoemotiva, fino a risultare invalidante.

I disturbi da sintomi somatici e disturbi correlati interessano in misura pressoché paragonabile uomini e donne e possono svilupparsi in un qualunque momento della vita, ma si riscontrano più spesso nelle fasi più critiche dal punto di vista psicoemotivo e adattivo, come il passaggio dall'adolescenza all'età adulta, la decade tra i 40 e i 50 anni o dopo il pensionamento. Tra gli anziani, il disturbo è molto probabilmente sottodiagnosticato dal momento che si ritiene normale che in età avanzata siano più spesso presenti sindromi dolorose, stanchezza/faticabilità e piccoli disordini funzionali di vario tipo. A volte, lo sviluppo di disturbi da sintomi somatici e disturbi correlati può precedere l'insorgenza di un altra malattia psichiatrica, come il disturbo depressivo maggiore o il disturbo di panico.

Alcuni fattori di rischio aumentano la probabilità di essere interessati da disturbi da sintomi somatici e disturbi correlati, in particolare:

  • vulnerabilità genetica o biologica (per esempio, elevata sensibilità al dolore);
  • esperienze traumatiche precedenti (violenza, aggressioni, abusi, gravi problemi di salute ecc.);
  • fenomeni di apprendimento distorto legati alla malattia (per esempio, malattia come mezzo per attirare l'attenzione);
  • elementi culturali/norme sociali che tendono a porre in secondo piano o a non considerare gli aspetti psicologici del malessere, concentrando l'attenzione sulle componenti fisiche.

I principali disturbi da sintomi somatici e disturbi correlati riscontrabili nella popolazione generale comprendono:

 

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