Salute mentale, disturbi in aumento in età adolescenziale: esperti a confronto per ripensare l’assistenza.

Negli ultimi anni una problematica adolescenziale sempre più pressante, che la pandemia ha ulteriormente contribuito ad acuire e far emergere, riguarda la salute mentale.

Autolesionismo, disturbi dell’umore, quale la depressione, disturbi del comportamento alimentare (anoressia in primis), schizofrenia e disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) sono soltanto alcuni esempi che in alcuni casi non si limitano alla compromissione del benessere psicofisico ma si accompagnano a difficoltà scolastiche, abuso di sostanze e comportamenti violenti. A rendere ancora più articolato e problematico il quadro concorrono poi le carenze dei servizi specialistici, che accentuano le disomogeneità territoriali, e le difficoltà di integrazione degli stranieri, spesso già gravati da pregresse esperienze traumatiche nei propri paesi di origine. È quindi ancor più sentita l’esigenza di discussione e confronto, sia perché i disturbi relativi alla salute mentale sono in progressivo aumento sia perché essi rendono necessario un intervento precoce e al tempo stesso multidisciplinare. In contrapposizione a questo, si evidenzia la necessità di aumentare le risorse che il SSN impiega per supportare questi pazienti, al momento insufficienti.

A queste ampie e complesse tematiche anche quest’anno Motore Sanità, con il supporto di Angelini Pharma, ha organizzato un’edizione della Winter School. Giuseppe Ducci, Psichiatra e Direttore di DSM-DP di Roma, Michele Sanza, Direttore DSM-DP Forlì-Cesena AUSL Romagna, Enrico Zanalda, Presidente della Società Italiana di Psichiatra forense e Direttore DISM ASL TO3 e AOU San Luigi Gonzaga, Luciano Flor, già Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto e Claudio Zanon, Direttore Scientifico di Motore Sanità, come si può leggere in questo approfondimento, hanno affrontato in un evento a Pollenzo (CN) alcuni aspetti di particolare rilevanza, tra cui l’impellente necessità di riallocazione delle risorse, la creazione di un nuovo modello assistenziale (caratterizzato da flessibilità, integrazione dei servizi e presa in carico del paziente a 360°), il mantenere un costante impegno per contrastare lo stigma e il favorire l’inclusione dei giovani con disturbi psichiatrici.

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