Chi dorme male mangia male…

Uno studio mostra che la cattiva qualità del sonno è correlata a un maggior introito calorico e a una dieta più disordinata, almeno tra le donne.

A tutti è capitato talvolta di dormire male, complice magari una cena troppo abbondante. Se il problema rimane sporadico non si corrono troppi rischi di conseguenze serie per la salute. Quando invece la cosa diventa frequente, vale la pena di fare una valutazione più approfondita.

Un nuovo studio condotto da ricercatori della Columbia University di New York e pubblicato sul “Journal of the American Hearth Association”, la rivista ufficiale dell’Associazione dei cardiologi statunitensi, ha scoperto che esiste un forte collegamento tra cattiva qualità del sonno (intesa nel senso più ampio, non solo in termini di ore di riposo notturno) e qualità del cibo, e questo vale in particolare per il sesso femminile.

In sostanza, analizzando i dati di quasi 500 donne, è emerso che quelle tra loro che dormivano male erano anche quelle che mangiavano male, consumando cibi molto calorici e di scarsa qualità.

Ma come interpretare questo risultato? Gli studiosi ritengono che un fattore causi l’altro e viceversa, instaurando un circolo vizioso da cui è difficile uscire.

“La nostra idea è che le donne con scarsa qualità del sonno siano portate a mangiare di più e a scegliere cibi poco salutari, poiché l’insonnia stimola i segnali di fame e sopprime quelli di sazietà”, ha spiegato Faris Zuraikat, che ha coordinato lo studio. “Tuttavia, è anche possibile il viceversa, e cioè che una dieta di scarsa qualità abbia un impatto negativo sul sonno: mangiare di più porta a una digestione più laboriosa, rendendo più difficile prendere sonno e dormire con continuità”.

 

 

 

https://www.cuimc.columbia.edu/news/skinny-why-poor-sleep-may-increase-heart-disease-women

 

https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/JAHA.119.014587

 

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