Lo stretto rapporto tra DCA e depressione nell’epoca dei social network
Il 2 giugno di ogni anno ricorre la Giornata Mondiale sui disturbi alimentari, nata con l’obiettivo di creare consapevolezza verso una serie di comportamenti che possono colpire indipendentemente da età, peso, etnia, nazionalità, orientamento sessuale, genere, cultura e stato socioeconomico.
Io sono Giulia e ho iniziato a manifestare i sintomi della bulimia nervosa all’età di 16 anni1
Sapevate che sono almeno 5 milioni le persone che in Italia soffrono di anoressia, bulimia, binge eating disorder? Molte sono poco più che bambine di 10 o 11 anni, altre appena più grandi. Tra queste ultime ci sono io. Si tratta di numeri in costante e continuo aumento con un’impennata (+45%) nel post-lockdown e un anticipo dell’età dell’esordio di 2 o 3 anni rispetto al pre-pandemia.2
Infatti, negli ultimi anni, i social media sono diventati sempre più parte integrante della nostra vita e hanno rivestito un ruolo importante durante la pandemia perché hanno permesso di mantenere un
contatto con i compagni di scuola. Ma, se da un lato questo uso smodato dei social network ha favorito gli scambi tra noi giovani, dall’altro ha aumentato il nostro carico di ansia e di stress perché, sui social network, passa facilmente il messaggio che solo incarnando un determinato modello di perfezione si possa avere successo: un fenomeno alimentato dalla continua ricerca di “mi piace”, capace di generare stati di ansia ed effetti negativi.”3
La parola dell’esperto
Gli effetti a lungo termine di questo fenomeno sono ancora ignoti. Quello che è chiaro, invece, è che tale modalità di interazione è in grado di influenzare in maniera profonda la psiche dei nostri ragazzi.3 Recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che l’attività di visualizzazione di fotografie sui social network può contribuire all’insorgenza di disturbi che peggiorano il quadro clinico delle persone con DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare) e che hanno un’influenza negativa sulla riuscita del trattamento, specialmente nelle ragazze.4,5
TRA QUESTI, TROVIAMO:4
È sicuramente importante mantenere un dialogo attivo con i propri figli e aiutarli a costruire una loro identità, indipendente dai modelli e dai canoni che si trovano sul web.3
OLTRE A QUESTO, È IMPORTANTE IMPARARE A RICONOSCERE ALCUNI SINTOMI, TRA CUI:6
Quando un genitore riconosce nel proprio figlio/figlia comportamenti riconducibili a quelli sopradescritti, è importante che ne parli con il pediatra o con il medico curante per essere aiutato definizione di procedure da seguire per una corretta valutazione da parte di specialisti nel settore. I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono una cosa seria: possono durare tutta la vita e portare anche alla morte. Inoltre, come per molte altre patologie, vale il principio che a un riconoscimento precoce del disturbo corrisponde una più alta probabilità di guarigione.6
Oggi sì. Esistono trattamenti ormai molto specializzati che permettono un pieno recupero di questi pazienti. Ma, per essere efficaci, devono essere effettuati da un’équipe che sia in grado di affrontare oltre che gli aspetti nutrizionali, anche quelli psicologici e di sostegno alla famiglia. Esistono, per esempio, trattamenti psicologici raccomandati dalle linee guida internazionali come il trattamento basato sulla famiglia (indicato per gli adolescenti affetti da anoressia nervosa) o la terapia cognitivo-comportamentale per i disturbi dell’alimentazione (indicata per gli adolescenti e gli adulti affetti da anoressia nervosa, bulimia nervosa e binge eating disorder) che sono risultati essere efficaci nei trial clinici.6
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Bibliografia
- Channa S, et al. Overlaps and Disjunctures: A Cultural Case Study of a British Indian Young Woman’s Experiences of Bulimia Nervosa. Cult Med Psychiatry. 2019;43(3):361-386.
- https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/neuroscienze/lemergenza-dimenticata-deidisturbi-alimentari-in-italia
- https://sip.it/wp-content/uploads/2022/01/Pediatria12_web_pag_19.pdf
- Bozzola E, et al. The Use of Social Media in Children and Adolescents: Scoping Review on the Potential Risks. Int J Environ Res Public Health. 2022;19(16):9960.
- Sander J,et al. Depression, Anxiety and Eating Disorder-Related Impairment: Moderators in Female Adolescents and Young Adults. Int J Environ Res Public Health. 2021;18(5):2779.
- https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2774_allegato.pdf