L’epilessia: cos’è

L’epilessia è una delle più comuni condizioni neurologiche ed è caratterizzata dalla predisposizione a generare crisi spontanee. Cosa sono le crisi e qual è l’impatto della malattia sulle persone?

Epilessia e crisi epilettiche

L’epilessia è una delle più comuni malattie neurologiche che, a livello mondiale, coinvolge circa 50 milioni di persone di tutte le età.1 In Italia, la malattia interessa circa 500.000-600.000 persone.2 Il termine epilessia deriva dalla parola greca epilambanein, cioè “essere sopraffatti”, “essere colti di sorpresa”.2 

La malattia è caratterizzata da una persistente predisposizione a generare crisi epilettiche spontanee e presenta conseguenze di tipo:3

  • neurologico;
  • cognitivo;

Una crisi epilettica è una manifestazione transitoria con segni o sintomi causati da un’anomala, eccessiva o ipersincrona attività dei neuroni del nostro cervello.4

Esistono diverse tipologie di crisi, sebbene l’attuale classificazione preveda la divisione in due grandi categorie:4

  • parziali, quando viene attivata solo un’area della corteccia del cervello;
  • generalizzate, quando l’attivazione coinvolge la corteccia in maniera diffusa.

Le crisi epilettiche possono anche essere suddivise in:4

  • provocate, conosciute anche come crisi sintomatiche acute, che possono avere diverse cause, come ad esempio tumori, anomalie vascolari, infezioni, lesioni alla testa;
  • non provocate, cioè quando si manifestano in assenza di una causa, oppure dopo sette giorni da una lesione acuta o un danno come ictus o emorragia cerebrale.

Oppure in:

  • motorie5
    • atoniche, in caso di perdita di tono muscolare limitata a un gruppo muscolare;
    • toniche in caso di irrigidimento sostenuto;
    • miocloniche in caso di irregolari, brevi e localizzati “scatti” motori;
    • cloniche in caso di contrazioni muscolari localizzate ritmiche;
    • ipercinetiche se con comportamenti motori complessi e stereotipati, ad es pedalamento.
  • non motorie5
    • crisi sensoriali come ad esempio sensazione di odori spesso sgradevoli, allucinazioni visive, ronzii, fischi ma anche suoni, voci e melodie;
    • crisi autonomiche, come ad esempio sensazioni gastrointestinali spesso fastidiose, pelle d’oca e vampate;
    • crisi cognitive come ad esempio illusioni;
    • crisi emozionali come ad esempio ansia, agitazione, paura, rabbia, paranoia, gioia.

L’impatto dell’epilessia sulla vita delle persone

L’impatto sociale dell’epilessia è particolarmente importante: infatti, molte persone presentano deficit delle funzioni cognitive, problemi psicologici e di adattamento sociale con conseguente riduzione della qualità della vita.5

Poiché le crisi sono imprevedibili e non rimangono nascoste in ambito sociale, l’epilessia è una condizione destabilizzante in tutte le situazioni sociali e interferisce fortemente, ad esempio, con la possibilità di avere un lavoro.6 Non solo, i bambini con epilessia hanno spesso problemi di integrazione e socializzazione a scuola, dovuti soprattutto alla disinformazione.5 È importante sottolineare che l’epilessia non interessa solo l’individuo che la presenta, ma ha conseguenze su tutti i membri della famiglia, con risvolti in termini economici e lavorativi.5

Pertanto, l’epilessia è causa di:5

  • disabilità;
  • morbilità;
  • mortalità;
  • stigma;
  • costi sociali.

Sebbene questa condizione coinvolga persone di tutte le età, in questo ambito è possibile distinguere tre principali popolazioni speciali:7

  • anziani;
  • donne;
  • bambini.

Queste tre categorie sono considerate “speciali” a causa delle differenze in termini fisici e del metabolismo e pertanto richiedono particolare attenzione durante il trattamento della malattia.7

Ad esempio nelle donne, la frequenza delle crisi e la loro gravità può variare durante la pubertà, nel corso del ciclo mestruale, con la gravidanza e durante la menopausa.8

In conclusione, l’epilessia è una malattia neurologica non contagiosa, caratterizzata da crisi ricorrenti cioè da brevi episodi di movimenti involontari che possono coinvolgere una parte del corpo (parziali) o l’intero corpo (generalizzate) e sono talvolta accompagnate da perdita di coscienza e del controllo della funzionalità dell’intestino o della vescica.9 L’epilessia ha un grande impatto sulla vita delle persone che, spesso, presentano:9

  • ridotte opportunità in termini di istruzione;
  • difficoltà a ottenere la patente di guida;
  • barriere professionali;
  • ridotto accesso a polizze assicurative sia sanitarie che sulla vita.

 

Bibliografia

  1. WHO. Epilepsy- A public health imperative. (2019).
  2. d’Orsi, G., Galimberti, C. A., La Neve, A., Mecarelli, O. & Tassi, L. Guida alle epilessie.
  3. Thijs, R. D., Surges, R., O’Brien, T. J. & Sander, J. W. Epilepsy in adults. Lancet Lond. Engl. 393, 689–701 (2019).
  4. Huff, J. S. & Murr, N. Seizure. in StatPearls (StatPearls Publishing, 2022).
  5. Beghi, E. et al. Il Libro bianco dell’epilessia in Italia.
  6. de Souza, J. L., Faiola, A. S., Miziara, C. S. M. G. & de Manreza, M. L. G. The Perceived Social Stigma of People with Epilepsy with regard to the Question of Employability. Neurol. Res. Int. 2018, e4140508 (2018).
  7. Leppik, I. E. Treatment of epilepsy in 3 specialized populations. Am. J. Manag. Care 7, S221-226 (2001).
  8. Morrell, M. J. Epilepsy in Women. Am. Fam. Physician 66, 1489–1495 (2002).
  9. WHO. Epilepsy (https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/epilepsy - Ultimo accesso giugno 2022).

Altri Articoli da "Disturbi neurologici"