Disturbo bipolare e disturbi correlati con altra specificazione

Nella categoria rientrano tutte le manifestazioni simili a quelle caratteristiche del disturbo bipolare, di intensità tale da causare disagio psicologico e compromissione della funzionalità lavorativa.

Nella categoria "Disturbo bipolare e disturbi correlati con altra specificazione" rientrano tutte le manifestazioni simili a quelle caratteristiche del disturbo bipolare, di intensità tale da causare disagio psicologico e compromissione della funzionalità lavorativa, dell'interazione sociale e della vita familiare/di relazione, presenti nel contesto di quadri clinici che non soddisfano l'insieme dei criteri previsti per la classificazione nella categoria "Disturbo bipolare e disturbi correlati".


La scelta di assegnare il paziente a questa categoria dipende dalla valutazione globale delle manifestazioni e dalla loro evoluzione nel tempo da parte dello psichiatra e dal peso che egli dà a singoli aspetti del disturbo. In questa categoria possono rientrare, per esempio, disturbi bipolari caratterizzati da sintomi maniacali molto lievi, sporadici o di breve durata nel contesto di manifestazioni prevalentemente depressive, da un esordio ipomaniacale non preceduto/seguito da sintomi depressivi oppure da oscillazioni dell'umore in un limitato range di variabilità e/o di durata insufficiente per emettere la diagnosi di "Disturbo ciclotimico" (ossia, meno di 24 mesi negli adulti e meno di 12 mesi nei bambini-adolescenti).

In aggiunta, possono rientrare in "Disturbo bipolare e disturbi correlati con altra specificazione" i pazienti con una precedente diagnosi di depressione nei quali siano secondariamente riconosciuti sintomi ipomaniacali o maniacali lievi o di durata troppo breve per poter riorientare la diagnosi verso un disturbo bipolare "vero e proprio". Analogamente all'inserimento degli specificatori per gli episodi misti e per l'ansia l'introduzione di questo nuovo sottogruppo diagnostico ha lo scopo di precisare e rendere più sensibili l'individuazione e l'inquadramento dei disturbi dello spettro bipolare, differenziandoli meglio da altre condizioni caratterizzate da sintomi in parziale sovrapposizione (depressione maggiore, ansia, disturbi psicotici lievi ecc.) e permettere, così, un trattamento più appropriato.

 

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