Che cos’è l’acrofobia e come superarla
Avere paura delle altezze in determinate circostanze, come ad esempio durante un lancio con il paracadute o mentre si cammina su sentieri impervi in montagna, può essere considerato una reazione normale. Tuttavia, quando questa paura diventa eccessiva e irrazionale, trasformandosi in un timore incontrollato anche in situazioni non pericolose, potrebbe trattarsi di acrofobia, una vera e propria fobia delle altezze.
Cos’è una fobia e che differenza ha con la normale paura?
Tutti abbiamo provato paura almeno una volta nella vita. Si tratta di un’emozione del tutto naturale che anche gli animali provano in determinate situazioni.1
Nonostante ciò che potremmo pensare, la paura non è inutile; al contrario, ha uno scopo ben preciso: quello di tenerci lontani da qualsiasi cosa possa nuocerci, sia dal punto di vista fisico che mentale.1
La fobia, d’altro canto, rappresenta una forma particolare di paura, ma si distingue dall’emozione utile che ci difende e protegge dai pericoli. Mentre la paura è una risposta naturale e adattativa a situazioni pericolose, la fobia è caratterizzata da un timore eccessivo e irrazionale verso oggetti, situazioni o attività specifiche, spesso comportando una reazione di ansia estrema.1
In chi prova una fobia, si verifica:1
1. Una reazione molto più intensa rispetto alla normale paura
2. La comparsa di ansia anticipatoria, con sintomi come:
• tachicardia
• respirazione rapida
• tensione muscolare
• impulso a fuggire
• nausea
3. La presenza di emozioni e sensazioni come:
• imbarazzo
• senso di allarme
• incapacità di pensare chiaramente
Le persone che soffrono di fobie si rendono perfettamente conto dell’irrazionalità della propria paura, ma non riescono a controllarla.1
Che cos’è l’acrofobia? E in che cosa si differenzia dalle vertigini?
L’acrofobia è la paura dell’altezza e, più in generale, il timore di trovarsi in luoghi elevati, che essi siano costituiti da sentieri di montagna o da balconi situati ai piani alti di un edificio. Il termine deriva dal greco antico, dove “ákron” significa cima e “phóbos” significa paura.2
L’acrofobia viene spesso confusa con le vertigini, ma la differenza tra acrofobia e vertigini si basa su diversi aspetti, ovvero:
Quando si può manifestare l’acrofobia?
La persona acrofobica può sperimentare la paura di cadere o perdere l’equilibrio, percependosi quindi in pericolo quando si trova in luoghi elevati. Questa ansia può manifestarsi sia su sentieri di montagna che su passerelle che si affacciano su spazi vuoti. Inoltre, la paura può persistere anche quando è presente una protezione o una barriera, come ad esempio su un balcone domestico.4
Possibili cause dell’acrofobia
Le cause dell’acrofobia potrebbero risalire a traumi o esperienze negative legate alle altezze vissute durante l’infanzia o l’adolescenza. Nella persona acrofobica, il normale meccanismo istintivo di difesa rispetto alle altezze, giustamente considerate pericolose, diventa nel tempo notevolmente più estremo rispetto a chi non soffre di acrofobia.2
Conseguenze dell’acrofobia: quali sono i sintomi e cosa è meglio evitare di fare?
La paura dell’altezza è un sentimento che può colpire chiunque in specifiche situazioni, come ad esempio durante passeggiate lungo percorsi situati a notevole altitudine o in prossimità di precipizi, come accade durante escursioni in montagna.2
Una delle principali conseguenze dell’acrofobia è il fatto che la persona acrofobica tende a evitare tutta una serie di situazioni che potrebbero far scattare la paura.1
Poi, in alcune situazioni particolarmente stressanti, la persona acrofobica può avere una vera e propria crisi d’ansia dovuta all’acrofobia, che non è molto diversa da un attacco di panico.2
La persona acrofobica, però, prova disagio anche in situazioni oggettivamente non pericolose, e manifesta sintomi dell’acrofobia come:2
Come è possibile superare l’acrofobia? Cure e trattamenti
I rimedi per l’acrofobia variano in base al grado di disagio della persona e all’entità con cui il disturbo influisce sulla vita quotidiana.2
Se si sospetta di soffrire di acrofobia o se si è a contatto con qualcuno che ne è affetto, è consigliabile rivolgersi a uno specialista. Quest’ultimo sarà in grado di identificare il problema e suggerire la strategia più idonea, personalizzata per l’individuo.2
La terapia psicologica, specialmente nell’ambito dell’approccio cognitivo-comportamentale, può aiutare la persona con acrofobia a imparare tecniche per controllare e gestire la propria fobia. Un esempio di ciò è il biofeedback che comprende una serie di approcci finalizzati a riconoscere la paura e gli stimoli scatenanti, consentendo di mantenerli sotto controllo.2
Inoltre, tecniche di meditazione o mindfulness possono risultare molto utili nel gestire l’ansia legata all’acrofobia. Queste pratiche favoriscono la consapevolezza del momento presente e possono contribuire a ridurre lo stress associato alla paura delle altezze.2
In alcuni casi, l’approccio farmacologico può essere preso in considerazione, utilizzando farmaci beta-bloccanti. Questi farmaci agiscono sui recettori beta dell’adrenalina e noradrenalina, sostanze coinvolte nella percezione dell’ansia e della paura. Tuttavia, l’uso di farmaci dovrebbe essere valutato attentamente dal medico, considerando i potenziali benefici e gli effetti collaterali.2
Bibliografia
- Guida psicologi. La paura della paura: le fobie. https://www.guidapsicologi.it/articoli/la-paura-della-paura-le-fobie
- Sant’Agostino psiche. L’acrofobia, che cos’è e come superarla. https://psiche.santagostino.it/acrofobia/
- NHS informs. Vertigo. https://www.nhsinform.scot/illnesses-and-conditions/ears-nose-and-throat/vertigo/
- Cheng X, et al. Classification and Analysis of Human Body Movement Characteristics Associated with Acrophobia Induced by Virtual Reality Scenes of Heights. Sensors (Basel). 2023;23(12):5482.