Tricotillomania (disturbo da strappamento dei peli)

La tricotillomania, che il DSM V chiama ora anche "disturbo da strappamento dei peli" (hair-pulling-disorder)...

La tricotillomania, che il DSM V chiama ora anche "disturbo da strappamento dei peli" (hair-pulling-disorder), è un disturbo correlato al Disturbo Ossessivo Compulsivo che consiste nell'impulso irrefrenabile di tirarsi e strapparsi i capelli o altri peli del corpo (ciglia, sopracciglia, barba, peluria ascellare o pubica ecc.), che a volte può essere seguito da tricofagia, ossia dall'atto di mangiare o masticare gli stessi capelli/peli strappati. Le cause biologiche del disturbo non sono note. Dal punto di vista psicologico, la tricotillomania può essere innescata da un accentuato senso di tensione e ansia, che viene placato dall'atto dello strappo e dal dolore che lo accompagna, oppure da semplice "noia".

Subito dopo aver tirato, "torturato" o strappato capelli/peli, la persona che ne soffre si sente temporaneamente più calma e sollevata. Purtroppo, questo stato di relativo benessere è soltanto transitorio e viene seguito da intenso disagio e senso di colpa, nonché dalla vergogna nei confronti degli altri per gli effetti fisici dell'atto compiuto (capelli rovinati, formazione di aree glabre sul cuoio capelluto o nei punti del corpo oggetto degli strappi, assenza di parti di barba, ciglia o sopracciglia ecc.), quando non celabili con gli indumenti. Talvolta, l'atto di attorcigliare e strappare capelli/peli può iniziare in modo automatico, in situazioni specifiche, per esempio mentre si guarda la televisione, si legge o si lavora al computer.

La tricotillomania insorge prevalentemente nell'infanzia o all'inizio dell'adolescenza e può persistere in modo cronico, se non riconosciuta e contrastata. Le forme più lievi possono risolversi spontaneamente durante la crescita, ma la loro durata e le effettive probabilità di attenuazione non sono prevedibili. Il rischio di soffrire di tricotillomania è maggiore se esiste una familiarità per il disturbo o altre patologie psichiatriche, se si tende a sperimentare spesso stati emotivi negativi caratterizzati da tensione, nervosismo, senso di inadeguatezza, solitudine o frustrazione e se si soffre anche di disturbi d'ansia, depressione o DOC. In base alle stime, la tricotillomania interessa circa il 2-4% della popolazione. Le donne ne sono interessate fino a dieci volte più degli uomini, probabilmente a causa di ragioni di ordine psicoemotivo e ormonale.Le forme lievi-moderate di tricotillomania possono essere gestite con la sola psicoterapia cognitivo-comportamentale, finalizzata ad analizzare e contrastare le cause della tensione e delle emozioni negative che innescano l'atto di strappare capelli/peli e a individuare strategie pratiche per disinnescare il riflesso automatico ad accanirsi su una o più parti del corpo. Questo tipo di intervento mira a rendere consapevoli del legame tra pensieri/emozioni negativi e atti autolesivi e ad reagire in modo razionale e positivo sui primi, evitando così i secondi. Quando la tricotillomania è più severa e persistente e interessa persone adulte può essere necessario affiancare alla psicoterapia un intervento farmacologico. Al momento, tuttavia, non vi è un accordo unanime sul ruolo dei farmaci nella gestione della tricotillomania, né su quali siano da preferire per tenerla sotto controllo.

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