Sintomi e diagnosi della schizofrenia

Per arrivare alla diagnosi di schizofrenia sono necessarie una visita psichiatrica e una valutazione medica globale per comprendere i sintomi

Sintomi e diagnosi della schizofrenia
La diagnosi di schizofrenia è molto delicata, sia per la frequente sovrapponibilità delle manifestazioni con quelle di altre patologie psichiatriche (in particolare, il disturbo bipolare in fase manicale, il disturbo di personalità borderline, la depressione "agitata" ecc.) o con comportamenti adolescenziali decisamente stravaganti, ma non patologici, sia per le implicazioni che una diagnosi di questo tipo ha per la persona interessata sul piano medico, familiare, professionale e sociale.


Per questa ragione, prima di ipotizzare la presenza di schizofrenia devono essere esclusi altri disturbi psichiatrici (per i quali possono essere disponibili terapie efficaci e caratterizzati da prognosi più favorevole) e malattie fisiche con ripercussioni psichiatriche/comportamentali e deve essere verificato che i sintomi riscontrati non siano stati indotti da farmaci utilizzati per la cura di altri disturbi o dall'assunzione di sostanze d'abuso (in particolare, con azione stimolante/eccitatoria, come cocaina, amfetamine ecc.).

Per arrivare a un inquadramento corretto sono sempre necessarie una visita psichiatrica specialista e una valutazione medica globale, la raccolta dell'anamnesi personale e familiare, nonché l'esecuzione di alcuni esami di laboratorio (analisi del sangue e delle urine) e, in alcuni casi, indagini strumentali (TAC o RMN cerebrali).

Poste queste premesse, secondo la versione aggiornata del Manuale diagnostico statistico delle malattie mentali - DSM V si può affermare di essere di fronte a una persona con schizofrenia quando, per un periodo di almeno un mese, sono presenti per la maggior parte del tempo almeno due dei sintomi cardine della malattia tra:

  • illusioni/fissazioni;
  • allucinazioni;
  • pensiero (e linguaggio) disorganizzato;
  • disorganizzazione o anomalie del movimento;
  • atteggiamento catatonico;
  • sintomi negativi.

Almeno uno dei sintomi presenti deve riguardare la presenza di illusioni/fissazioni o allucinazioni o pensiero (e linguaggio) disorganizzato. In aggiunta, per un periodo di almeno sei mesi, deve essere presente un certo grado di compromissione/disagio psichico e la persona deve mostrare un netto calo nelle capacità scolastiche, lavorative o nell'esecuzione delle attività quotidiane abituali, che in precedenza non comportavano difficoltà.

La precedente edizione del Manuale diagnostico statistico delle malattie mentali - DSM IV, in uso fino al 2013, prevedeva anche una sottoclassificazione dei quadri schizofrenici in funzione delle manifestazioni predominanti, ossia "paranoide", "disorganizzato", "catatonico", "indifferenziato" e "residuale". Nella versione aggiornata (DSM V), attualmente valida, queste specificazioni sono state eliminate: da un lato, perché in molti casi venivano attribuite in modo scorretto; dall'altro, perché prive di una reale utilità ai fini del trattamento e della prognosi dei pazienti.

 

Sintomi tipici della schizofrenia

  • Illusioni/fissazioni. Pensieri e credenze che non hanno riscontri di realtà, ma che sono percepiti/vissuti come assolutamente plausibili e veritieri (per esempio, la convinzione che qualcuno voglia danneggiarci o parli male di noi alle nostre spalle, di essere straordinariamente intelligenti e dotati o famosi oppure che una persona sia innamorata di noi, di avere una malattia seria non riconosciuta dai medici oppure che il proprio corpo non funzioni come dovrebbe, che stia per avvenire una catastrofe ecc.). Illusioni e fissazioni interessano circa l'80% delle persone con schizofrenia.
  • Allucinazioni. In molti casi, chi soffre di schizofrenia vede immagini inesistenti o sente parole/frasi che, in realtà, nessuno ha pronunciato. Benché del tutto irreale, l'allucinazione è ritenuta assolutamente vera dalla persona che la sperimenta. Le allucinazioni più frequenti riguardano le "voci", ma percezioni alterate e non corrispondenti alla realtà esterna possono riguardare qualunque area della sensibilità (vista, tatto, gusto, udito, olfatto). 
  • Pensiero (e linguaggio) disorganizzato. La compromissione del pensiero complesso tipica della schizofrenia determina una corrispondente difficoltà a formulare frasi di senso compiuto e a esprimere ragionamenti dotati di filo logico. Ciò può impedire di comunicare efficacemente con la persona interessata che può fare "insalate" di parole oppure, per esempio, rispondere alle domande in modo non attinente o sconclusionato.
  • Disorganizzazione o anomalie del movimento. Chi soffre di schizofrenia tende ad avere movimenti disorganizzati, compiendo gesti non finalizzati e imprevedibili, per lo più non controllabili (agitazione motoria). Ciò può rendere molto difficile l'esecuzione delle più comuni attività quotidiane e creare problemi a familiari e caregiver. Tipici sono le posture inappropriate e stravaganti, l'assenza di risposta motoria agli stimoli o alle richieste di compiere una determinata azione e i movimenti inefficaci o esasperati.
  • Sintomi negativi. Per chi osserva dall'esterno, l'agitazione e i comportamenti stravaganti sono spesso le manifestazioni di maggior impatto. In realtà, in chi soffre di schizofrenia a preoccupare dovrebbero essere soprattutto i sintomi negativi, come l'assenza di emozioni, l'apatia, la mancata interazione con l'interlocutore, l'espressione facciale fissa, il linguaggio monotono e privo di inflessioni, l'assenza di movimenti associati alla comunicazione, la perdita di interesse nella propria persona e negli eventi esterni. Tutti questi sintomi comportano, infatti, una minore possibilità di recupero con le strategie riabilitative e una prognosi peggiore della malattia (declino cognitivo e globale più significativo).

Negli adolescenti, i sintomi della schizofrenia sono simili a quelli dell'adulto, ma più difficili da riconoscere, in quanto almeno in parte sovrapponibili a comportamenti comuni dei ragazzi in questa fascia d'età, sempre abbastanza problematica sul piano della relazione/interazione. Alcuni segnali che dovrebbero indurre genitori e insegnanti a prestare particolare attenzione alla salute psichica dell'adolescente comprendono l'isolamento da amici e familiari non motivato da situazioni specifiche, un significativo e inatteso calo delle prestazioni scolastiche, l'insorgenza di disturbi del sonno, la presenza di umore depresso o irritabilità (persistenti od oscillanti), la mancanza di motivazione e piacere nelle attività tipiche di questa fase della vita. Rispetto agli adulti, inoltre, i ragazzi con schizofrenia tendono a presentare meno frequentemente illusioni/fissazioni e più spesso allucinazioni visive.

A prescindere dall'età, chi soffre di schizofrenia tende ad avere pensieri di suicidio ricorrenti e a mettere in atto comportamenti autolesionisti (tagli, graffi, contusioni e ferite di vario tipo). Questo aspetto deve essere tenuto nella massima considerazione sia dai medici sia dai familiari/caregiver, sia quando la persona interessata è a casa sia durante gli eventuali ricoveri ospedalieri. Altre possibili complicanze della malattia comprendono: l'insorgenza di stati d'ansia/fobie oppure depressione; alcolismo o abuso di sostanze; problemi di salute legati agli effetti collaterali dei farmaci utilizzati per il controllo dei sintomi della schizofrenia o conseguenti a uno stile di vita inadeguato (fumo eccessivo, dieta inappropriata, sedentarietà ecc.); isolamento sociale; comportamenti aggressivi/violenti (molto poco comuni se il trattamento farmacologico è ben impostato).

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