Il sonno: un rimedio efficace contro l’ansia
Le fasi di riposo profondo durante la notte sono un ansiolitico naturale
26/03/2020
Che la deprivazione di sonno potesse favorire gli stati d’ansia era noto da tempo. Ora però uno studio ha circostanziato e quantificato meglio questa connessione: una notte in bianco può aumentare l’ansia del 30%. In particolare, la fase del sonno profondo si è rivelata come un ansiolitico naturale molto efficace.
Matthew Walker e colleghi dell’Università della California a Berkeley hanno preso in considerazione gli effetti sull’ansia delle varie fasi del sonno, suddivise sommariamente in fasi REM, fasi non REM, più altre quattro sotto-fasi.
Secondo i manuali le fasi REM, così chiamate perché caratterizzate dal rapido movimento degli occhi (Rapid Eyes Movement), sono quelle in cui il sonno è più leggero e in cui sogniamo.
Le prime due fasi del sonno non-REM sono periodi di sonno leggero in cui il corpo si adatta al passaggio dalla veglia al riposo. La terza fase non-REM rappresenta il sonno profondo, riposante, di cui abbiamo bisogno per essere nuovamente carichi al mattino.
Per misurare i livelli di ansia, i ricercatori hanno coinvolto nella ricerca 18 giovani adulti, sottoposti alla visione di un video emotivamente disturbante, e ne hanno poi misurato il livello d’ansia con appositi questionari, sia dopo una notte di sonno completo sia dopo una notte senza sonno.
I dati raccolti parlano chiaro: il livello di ansia dei soggetti dopo la notte insonne era mediamente superiore del 30% rispetto a quello della notte riposante. Inoltre, gli esami strumentali, come la polisonnografia e la risonanza magnetica nucleare, hanno evidenziato che, dopo le notti insonni, nei soggetti era disattivata una specifica area della corteccia cerebrale che ha il compito di attenuare gli stati di stress e di ansia. Infine, è emerso che il livello di ansia era tanto più basso quanto più i volontari erano rimasti nella fase di sonno profondo non-REM.
I risultati dello studio sono poi stati confermati su un campione di soggetti più ampio, portando gli autori a una raccomandazione: una notte di buon sonno dovrebbe essere considerata tra i trattamenti più efficaci per gli stati d’ansia.