Federica Pellegrini: la sfida di vincere l'ansia
Il coraggio di Federica Pellegrini nel battere le crisi d'ansia....
Il caso
Apprezzatissima dagli sportivi e inseguita dagli amanti del gossip, la campionessa olimpionica di nuoto Federica Pellegrini meriterebbe una medaglia non soltanto per le prestazioni in vasca, ma anche per la determinazione e il coraggio che le hanno permesso di battere, oltre a innumerevoli record mondiali, anche il nemico subdolo che ha più volte rischiato di fermarla: le crisi d'ansia, ossia episodi improvvisi di notevole tensione, preoccupazione e paura che rischiano di impedire di affrontare la prova che si ha di fronte e di voler soltanto fuggire. Un problema che la giovane atleta non ha mai cercato di nascondere, nella consapevolezza che si tratta di un disturbo molto comune (soprattutto tra adolescenti e giovani adulti), che può essere affrontato e risolto in modo efficace. A patto, di non chiudersi in se stessi, di parlarne con un medico esperto e di seguire le terapie proposte con fiducia e senza lasciarsi scoraggiare.
La malattia
Ma che cos'è l'ansia? E qual è il confine tra l'inevitabile, naturale e positiva tensione che precede una gara importante (o una qualunque prova che si deve affrontare nella vita quotidiana) e la malattia? Diciamo subito che, come nella stragrande maggioranza dei disturbi psichici, non esiste una linea di demarcazione netta e che a indurre a consultare il medico deve essere il grado di sofferenza soggettiva. In sostanza: finché il livello di stress e la "paura" di fronte a determinate situazioni sono gestibili e non impediscono di affrontarle e superarle, nessun problema. Ma se la tensione assomiglia a un vero e proprio terrore che ci blocca o ci induce a fuggire di fronte all'ostacolo, beh, allora è indispensabile chiedere aiuto.
I fattori di rischio
Alcune caratteristiche individuali o specifiche circostanze possono aumentare la probabilità di soffrire di ansia. Ecco le principali.
- Stress acuto intenso o moderato, ma protratto a lungo
- Sesso femminile - Familiarità per disturbi ansiosi o disturbi dell'umore
- Presenza di patologie organiche croniche (soprattutto di tipo respiratorio, cardiaco e metabolico)
- Aver sperimentato un trauma severo o un grave problema di salute ormai risolto (per esempio, un tumore)
- Abuso di alcolici, caffeina, nicotina o altre sostanze stimolanti
Box - I sintomi chiave dell'ansia
I sintomi dell'ansia sono numerosi e abbastanza facili da riconoscere. I più caratteristici di tipo fisico e psicologico riguardano la comparsa di:
- Agitazione, irritabilità
- Preoccupazione costante
- Istinto di fuga
- Disturbi del sonno
- Alterazioni dell'appetito
- Accelerazione del battito cardiaco
- Difficoltà respiratorie
- Aumento della sete
- Bisogno di muoversi in continuazione, gesti ripetitivi
- Contratture muscolari
- Digrignamento dei denti e/o bruxismo
- Aumento della frequenza urinaria
- Disturbi del ciclo mestruale e del desiderio sessuale
- Difficoltà digestive, nausea, vomito, diarrea
- Cefalea e/o vertigini
- Ipersensibilità agli stimoli visivi, acustici, tattili
- Problemi di concentrazione, ridotta capacità di memorizzazione
Lo stile di vita che aiuta
Quando è presente un disturbo d'ansia di una certa importanza è importante richiedere il supporto di uno specialista e seguire terapie mirate. Anche alcune buone abitudini di vita quotidiane possono rivelarsi preziose per ritrovare e mantenere un migliore equilibrio psicofisico.
- Seguire ritmi di vita regolari.
- Dormire un numero sufficiente di ore per notte.
- Alimentarsi in modo sano.
- Praticare un'attività fisica moderata ogni giorno.
- Evitare eccessivi stress lavorativi e ritagliarsi piccole pause per rilassarsi durante la giornata.
- Assumere tutte le terapie prescritte dal medico con regolarità, ai dosaggi indicati.
- Evitare di bere alcolici e bevande a base di caffeina.
- Non fumare o cercare di ridurre il numero di sigarette abituali.